Cose'è l'Apertura:
Gli obiettivi fotografici hanno nel loro interno un Diaframma che regola la quantità di luce da proiettare sulla pellicola o sensore digitale.
Il foro attraverso cui passa la luce viene chiamato apertura; e calcolato attraverso il "rapporto focale" (noto anche come: "f-stop" o "numero-f"): cioè il rapporto esistente tra lunghezza focale di un obiettivo (misurato in millimetri) ed il diametro di apertura dell'ottica (se per esempio abbiamo un ottica da 50mm con un apertura di diametro 25mm: corrisponderà ad f/2).
Profondità di campo
L'apertura è il fattore principale (insieme a lunghezza focale e dimensioni del sensore) per regolare la profondità di campo. Più è chiuso il diaframma: più profondità di campo si ha.
Significa che: se si utilizza un apertura "luminosa" (cioè molto aperta) sarà possibile mettere a fuoco solo una piccola parte, rendendo il resto sfuocato (vedi immagine in basso).
Come utilizzare l'apertura:
Secondo me, l'apertura è l'impostazione più importante, da controllare manualmente, durante lo scatto. Utilizzo quindi sempre la modalità "Priorità di apertura (A)" della fotocamera.
Per fare buone foto è importante conoscere l'effetto che ha l'apertura scelta sul risultato finale.
Ad esempio:
uno degli errori più comuni in fotografie di paesaggi o architetture, è quello di utilizzare un basso valore f (4 o 5.6) - dato che si tratta di qualcosa di molto lontano; è necessario chiudere l'apertura (f/16), per creare un immagine nitida e più dettagliata (altrimenti sarebbe sfuocata e poco precisa).
Anche nei ritratti (ed in generale oggetti in primo piano) è decisivo scegliere un apertura adeguata.
Se ad esempio si vuole fare un ritratto di una singola persona, potrebbe essere bello avere lo sfondo sfuocato per concentrare l'attenzione solo sul soggetto, isolandolo dallo sfondo - per fare ciò è necessario impostare una grande apertura (f/1.4).
Diversa è la situazione per ritratti in studio: qui si ha uno sfondo neutrale e molta illuminazione, sono quindi più importanti i dettagli e la nitidezza: si utilizza quindi un apertura più chiusa.
Gli obiettivi fotografici hanno nel loro interno un Diaframma che regola la quantità di luce da proiettare sulla pellicola o sensore digitale.
Il foro attraverso cui passa la luce viene chiamato apertura; e calcolato attraverso il "rapporto focale" (noto anche come: "f-stop" o "numero-f"): cioè il rapporto esistente tra lunghezza focale di un obiettivo (misurato in millimetri) ed il diametro di apertura dell'ottica (se per esempio abbiamo un ottica da 50mm con un apertura di diametro 25mm: corrisponderà ad f/2).
Profondità di campo
L'apertura è il fattore principale (insieme a lunghezza focale e dimensioni del sensore) per regolare la profondità di campo. Più è chiuso il diaframma: più profondità di campo si ha.
Significa che: se si utilizza un apertura "luminosa" (cioè molto aperta) sarà possibile mettere a fuoco solo una piccola parte, rendendo il resto sfuocato (vedi immagine in basso).
Come utilizzare l'apertura:
Secondo me, l'apertura è l'impostazione più importante, da controllare manualmente, durante lo scatto. Utilizzo quindi sempre la modalità "Priorità di apertura (A)" della fotocamera.
Per fare buone foto è importante conoscere l'effetto che ha l'apertura scelta sul risultato finale.
Ad esempio:
uno degli errori più comuni in fotografie di paesaggi o architetture, è quello di utilizzare un basso valore f (4 o 5.6) - dato che si tratta di qualcosa di molto lontano; è necessario chiudere l'apertura (f/16), per creare un immagine nitida e più dettagliata (altrimenti sarebbe sfuocata e poco precisa).
Anche nei ritratti (ed in generale oggetti in primo piano) è decisivo scegliere un apertura adeguata.
Se ad esempio si vuole fare un ritratto di una singola persona, potrebbe essere bello avere lo sfondo sfuocato per concentrare l'attenzione solo sul soggetto, isolandolo dallo sfondo - per fare ciò è necessario impostare una grande apertura (f/1.4).
Diversa è la situazione per ritratti in studio: qui si ha uno sfondo neutrale e molta illuminazione, sono quindi più importanti i dettagli e la nitidezza: si utilizza quindi un apertura più chiusa.